Promuovere l’inclusione sociale, ridurre le disparità, creare le condizioni per una società meno diseguale dando ai bambini la possibilità di partecipare ad attività laboratoriali, formative, culturali, alimentando così la capacità di immaginazione e la creatività.
Esplorare i diversi aspetti della memoria e scegliere i ricordi più preziosi, sapendo che comprendere chi eravamo è fondamentale per capire chi siamo oggi e chi vorremmo essere in futuro.
Promuovere la conoscenza del proprio territorio e di chi vi abita attraverso un’esperienza che coinvolge bambini e i ragazzi in senso emotivo e li conduce a esplorare l’ambiente abitualmente frequentato, ricercando quelle memorie, emozioni e visioni che spesso la dimensione quotidiana nasconde.
Una Summer School ricca di laboratori intorno al tema della MEMORIA, della potenza evocatrice dei ricordi insita nei LUOGHI e della parola come strumento di NARRAZIONE. Ogni luogo abitato, vissuto da uomini e donne ha una memoria, da scoprire, da ricostruire, da interpretare. I luoghi, dove la vita e le sensazioni di chi vi abita sono state intense, possiedono una forza che vogliamo andare a risvegliare. Ma i luoghi suscitano anche desideri, fantasie, speranze.
Sollecitare il ricordo e l’immaginazione, raccogliere attraverso laboratori di co-progettazione delle storie di vita quotidiana, microstorie, legate a ricordi particolari del paese di Fardella, ricordi nascosti, passaggi.
Il punto di partenza, il MUSEO DIFFUSO DELLA PAROLA, ovvero un “museo fuori dal museo” che già esiste, una propaggine dell’allestimento che attualmente si trova all’interno di Palazzo De Donato. Il museo è, infatti, un luogo di memorie che vogliamo riascoltare, raccontare, insieme ai bambini e ai ragazzi che parteciperanno alla Summer School: sono le PICCOLE MEMORIE, o storie legati a grandi eventi, di chi vive a Fardella. Questo lavoro collettivo è molto stimolante perché aiuta a tirare fuori alcune storie di cui la comunità è custode e non lo sa, convinti come siamo che le nostre piccole cose, non valgano nulla. Invece noi sappiamo che “ogni esperienza è irripetibile” come ci ha insegnato Italo Calvino.