In collaborazione con l’Associazione Culturale Zoe e la galleria Il ritrovo di Rob Shazar, l’associazione ArtePollino, il 14 e 15 maggio 2011 ha organizzato, a Latronico, una performance e una mostra di alcune opere di Giacomo Montanaro, artista partenopeo che, a un certo punto della sua carriera, ha scelto di abbandonare tele e colori per iniziare a dipingere con gli acidi su carta fotografica.
La “pittura” di Montanaro mostra una spiccata propensione alla sperimentazione e all’innovazione. Elemento distintivo della sua indagine pittorica, fino a un determinato momento, è stata la figura umana, colta nei suoi tratti sintetici, fondamentali e di grande impatto visivo.
Essenziale anche il lato performativo del lavoro dell’artista, che rende manifesta la natura lavica, esplosiva, imprevedibile della sua arte. Tutto è giocato sulla pulsione emozionale dialogante con l’invocazione mnemonica che guidano la mano dell’artista in un susseguirsi di rapide pennellate imposte dalla rapidità di corrosione dell’acido al contatto con l’emulsione fotografica.