Descrizione: Tra il 2013 e il 2015 i Centri di Educazione Ambientale per la Sostenibilità Il Cielo di Indra di Latronico e La luna al guinzaglio di Potenza hanno realizzato il progetto “Il Cielo incontra la Luna”. Il progetto, rivolto a bambini e adulti, è stato finanziato dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, nell’ambito del programma Redus, e cofinanziato dal Gal La Cittadella del Sapere. Un progetto per proporre passeggiate a giovani esploratori che hanno voglia di sognare e di conoscere l’ambiente e il paesaggio. Per farlo gli esploratori hanno a disposizione delle valigie/laboratorio che assolvono a una doppia funzione: dare a chi partecipa alle passeggiate esplorative una chiave per leggere il paesaggio e il territorio; fornire strumenti per raccontarlo attraverso il linguaggio dell’arte. Valigie della stessa dimensione che vengono utilizzate come contenitori dove i partecipanti possono collocare le tracce raccolte durante le passeggiate che si svolgono in contesti urbani e naturali. La diversità dei territori determina e caratterizza le diverse tracce scelte: una valigia riempita con le tracce recuperate in città è ben diversa, infatti, da una valigia che conservi le tracce di una passeggiata al mare.
Anno: 2013-2015
Luogo: Carovigno BR, Episcopia PZ, Lagonegro PZ, Latronico PZ, Policoro MT, Potenza
Attraversando luoghi con identità differenti, ricostruendo, con i frammenti offerti dai vari territori, la realtà che compone uno spazio, ci mettiamo in una relazione materiale, fisica, con l’ambiente. E, una volta esplorato, proviamo a raccontarlo traducendolo nel linguaggio dell’arte.
Il racconto dei luoghi avviene tramite una traduzione da un livello materico (datoci dal paesaggio) a un livello poetico/artistico. Al termine dell’esperienza di attraversamento, si apre la fase di laboratorio manuale durante la quale le tracce recuperate diventano il pretesto per lavorare e approfondire l’estetica e la produzione di un artista. Ogni valigia è dotata di una serie di attrezzi del mestiere che permettono di trasformare le stesse tracce in piccole creazioni artistiche, oltre a una serie di materiali utili per la successiva fase di narrazione.
Con l’aiuto delle guide, i partecipanti imparano a usare questi strumenti, a relazionarsi con il luogo che li ospita e capire dove si trovano in quel momento, com’è fatto il posto che li accoglie. All’interno anche un vademecum che spiega quale poetica e quali modalità d’animo coltivare per partecipare a questo gioco. Tutte le tracce natural-artistiche recuperate vengono raccontate all’interno delle valigie che, da semplici contenitori iniziali, pronti ad accogliere e custodire, diventano prima tavolo da lavoro e poi espositori stessi del percorso, in modo che dopo l’immersione nell’ambiente ci sia l’emersione, la restituzione delle emozioni vissute e delle conoscenze acquisite.
Il progetto ha avuto inizio nel 2013 con la fase di progettazione. Ad agosto 2014 gli operatori dei due Ceas hanno organizzato uno stage formativo presso la Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto (Brindisi). Insieme ai soci della cooperativa Thalassia che opera nell’area protetta e da anni si occupa di educazione e teatro ambientale, oltre che di ecoturismo, hanno visitato gli spazi del centro visite Al Gawsit e seguito le attività in programma; in particolare, guidati da Luigi D’Elia, hanno avuto modo di vedere e conoscere nel dettaglio le “valigie dei fili invisibili” che contengono il necessario per raccontare Torre Guaceto in un viaggio notturno tra scienza e poesia. Il passo successivo è stato un percorso di autoformazione dal quale è scaturita l’ideazione e la realizzazione dell valigie. Nel 2015 le valigie sono state testate in ambiente molto diversi, attraverso dei focus, grazie alla collaborazione di scolaresche e gruppi di cittadini di Episcopia, Policoro e Potenza. Infine, nel 2015, la presentazione ufficiale a Lagonegro e a Potenza.
Costruzione valigie
Focus Episcopia
Focus Nova Siri
Focus Potenza
Formazione
Presentazione Lagonegro
Presentazione Potenza