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Carsten Höller

RB Ride è una giostra composta da 12 navicelle e ha il diametro piedistallo/base di 16,75 m. L’altezza minima è di 3,50 m, la massima è di 10,50 m. La giostra è colorata, con seggiolini che girano in cerchio e allo stesso tempo si inclinano verso il suolo, compiendo un giro ogni quarto d’ora. Con questa installazione l’artista contraddice la funzione primaria della giostra e le aspettative del pubblico modificando il movimento dell’apparecchio: egli rallenta la rotazione in modo da negare la forza centrifuga, causa di ebbrezza ed euforia e di una percezione puramente fisica dell’esperienza.

Attraverso la rotazione rallentata si produce un effetto di instabilità e inquietudine forse maggiore rispetto al consueto movimento della macchina e lo spettatore si trova a vivere un’esperienza che gli permette di osservare la natura circostante da un particolarissimo punto di vista. «… la bellezza del paesaggio e la bellezza della giostra si fondono e diventano una cosa sola». La giostra rappresenta uno strumento per recuperare il valore del tempo, della riflessione e della contemplazione e costringe lo spettatore che vive l’esperienza a mettere in discussione il proprio modo di percepire la realtà e le proprie certezze.

Biografia

Tedesco di origine, nato a Bruxelles nel 1961, vive e lavora a Stoccolma. Affermatosi nel mondo dell’arte negli anni Novanta, ha esposto in importanti istituzioni internazionali con numerose personali e collettive.
Höller concepisce l’arte come strumento cognitivo e usa le sue opere per trasformare l’esperienza sensoriale ed emozionale degli individui. Ama disorientare e provocare lo spettatore, alterando i meccanismi percettivi tradizionali. Al primo impatto la caratteristica delle sue opere è l’aspetto ironico e giocoso, ma dietro l’innocente apparenza, Höller insinua elementi di dubbio e incertezza, in grado di cambiare l’ordinaria percezione delle cose.

Crea situazioni o esperienze che invitano il pubblico a una partecipazione attiva. Da qui opere famose come l’installazione con i grandi scivoli per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra (2006) – definiti dall’artista “generatori di ebbrezza e felicità” – o i funghi giganti capovolti per la Fondazione Prada a Milano nel 2000.

Alla fine del 2008, Höller realizza a Londra un’installazione temporanea, The Double Club, un locale con ristorante, bar e sala da ballo, rimasto aperto solo per sei mesi. Nato per promuovere un incontro tra la comunità congolese e quella occidentale, il locale serviva un doppio menu di ricette tipiche del Nord Europa e del Congo.

Carsten Höller ha partecipato a importanti rassegne internazionali da Documenta a Manifesta, dalla Biennale di Venezia a quelle di Berlino e San Paolo in Brasile. Ha rappresentato la Svezia, con Miriam Bäckström, alla 51^ Biennale di Venezia. Ha esposto in importanti istituzioni tra cui la Tate Modern di Londra e il Mass MoCA in America.